Festival Trieste Prima - Incontri internazionali con la musica contemporanea

Il festival Trieste Prima 2014 inaugura la propria stagione il 31 ottobre

Anche quest’anno la nostra città potrà assaporare quanto di nuovo sta accadendo nell’ambito della musica contemporanea seria. Venerdì 31 ottobre, infatti, nella prestigiosa cornice della Sala “Victor De Sabata” del Teatro “Giuseppe Verdi”, si inaugura la stagione concertistica del festival Trieste Prima. Ma non solo: la stessa serata vede anche la proclamazione dei vincitori del Concorso Internazionale di Composizione “Premio Trio di Trieste – Giampaolo Coral Award 2014”.

Il festival, nato nel 1987 da un’idea del compianto compositore triestino Giampaolo Coral, prematuramente scomparso nel 2011, ha introdotto la città di Trieste al mondo della musica classica del Novecento, anno dopo anno, sino ad affacciarsi al nuovo millennio, sviluppando anche nel capoluogo giuliano, similmente a quanto accade nelle grandi città quali Milano o Roma, una cultura dell’ascolto diversa, consapevole, intrisa delle problematiche culturali sviluppatesi dal primo dopoguerra ad oggi. La consapevolezza dell’ascolto nell’ottica di una rinascenza dell’Occidente martoriato (il centenario 1914-2014 è di per sé eloquente) è quest’anno affiancata – e corroborata – dal riproporsi del Concorso di Composizione dedicato proprio al fondatore del festival, Giampaolo Coral. Il concorso compositivo è stato fortemente voluto dall’associazione Chromas (promotrice anche di Trieste Prima) e dall’associazione Chamber Music, per colmare la lacuna culturale verificatasi dopo la chiusura del Premio Musicale Città di Trieste, di cui proprio Giampaolo Coral è stato direttore artistico per numerosi anni e che avrebbe voluto far rinascere quanto prima.

La stagione Trieste Prima 2014 si preannuncia estremamente interessante: dal 31 ottobre al 5 dicembre si avrà l’opportunità di seguire ben sei concerti, tutti alle 18.00, con importanti artisti di rilievo internazionale. La tematica che collega i sei appuntamenti è di vasto respiro: intitolato un secolo di musica, il festival si prefigge di illustrare gli sviluppi che la musica classica ha percorso dai primi anni del Novecento ad oggi. Ecco che tutti i concerti propongono almeno un compositore “storico”: il 31 ottobre si ascolterà Brahms, ma gli altri concerti della stagione propongono anche pagine di Schönberg, Casella , Stravinskij, Debussy e Messiaen. Tra esse spicca la stravinskiana Sagra della primavera, proposta dal duo pianistico Spinosa – Calcagnile, ensemble cameristico di Milano, il 5 dicembre all’Auditorium del Museo Revoltella, ultimo appuntamento della stagione.

Aprendo una parentesi, tutti i concerti saranno al Museo Revoltella; fanno eccezione il primo, come si è già detto, e il concerto del 28 novembre, che si terrà al Teatro Miela. Ad esibirsi il 28 novembre uno dei gruppi di musica contemporanea italiani più acclamati: l’Icarus Ensemble di Reggio Emilia, che si presenterà con un programma dedicato all’ambiente compositivo milanese, proponendo nomi di assoluto rilievo, quali Solbiati, Taglietti e Laganà.

L’ottica che ha caratterizzato Trieste Prima nei suoi ventotto anni di attività è anche l’apertura della nostra città alla cultura dell’Est europeo. L’edizione 2014 pone l’accento sulla Slovenia: il 14 novembre si esibirà il duo composto dal violinista Črtomir Šiškovič e dal pianista Luca Ferrini. Il programma, sebbene imperniato principalmente sulla produzione musicale slovena, si può comunque leggere nell’ottica della tematica principale, poiché si attiene anch’esso agli sviluppi del pensiero compositivo colto dal Novecento ad oggi: accanto al Rondò-fantasia di Danilo Švara, uno dei compositori sloveni più acclamati del secolo scorso, si avrà la prima esecuzione della Strasonata di Patrick Quaggiato, giovane musicista ai suoi primi esordi compositivi.

Il 20 novembre Trieste Prima propone un concerto del tutto originale. Ad esibirsi il Duo Orion, ensemble cameristico svizzero, formato da due artisti di caratura internazionale, quali la violinista Noëlle-Anne Darbellay e il cornista Olivier Darbellay. Se il duo desta curiosità sin dall’insolito connubio tra violino e corno, il repertorio proposto è altrettanto intrigante, poiché presenta musiche vicine al teatro: i due musicisti si esibiranno anche come attori, interpretando pagine loro dedicate da compositori di prestigio, tra cui Heinz Holliger e Jürg Wyttenbach.

Un concerto d’eccezione è in programma l’8 novembre, interprete il gruppo ImprovvisoFantasia, ensemble cameristico di Roma, che vede tra i musicisti che lo compongono una vera e propria leggenda della musica d’avanguardia italiana, Giancarlo Schiaffini, il “padre del trombone contemporaneo italiano”. Sarà una serata principalmente votata all’improvvisazione, complice l’indimenticata Serenata per un satellite di Bruno Maderna, sebbene vi compariranno anche brani in forma chiusa (tra i quali Raps VIII di Giampaolo Coral, autore del quale, negli anni, doverosamente, il festival sta proponendo un dettagliato ritratto). La presenza, tra gli interpreti di ImprovvisoFantasia, di Giuseppe Giuliano e di Walter Prati, darà all’eloquio sonoro del gruppo una velatura “elettronica”: sperimentatori infaticabili, nella propria performance i due musicisti si avvarranno delle proprie esperienze legate alla computer music; il dovuto supporto tecnico sarà offerto dalla Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio Tartini.

Stasera, 31 ottobre, il concerto inaugurale si apre con la proclamazione dei vincitori del Concorso Internazionale di Composizione Premio Trio di Trieste – Giampaolo Coral Award. Il rinato concorso si svolge quest’anno per la seconda volta: la serata prosegue infatti, dopo la proclamazione dei vincitori, con l’esecuzione di Rosa amara di Rocco De Cia e Refrain in extenso di Maurilio Cacciatore, le musiche vincitrici della prima edizione del concorso, svoltasi nel 2012. Ad esibirsi il rinomato Josef Suk Piano Quartet di Praga, che conclude il concerto con il Quartetto con pianoforte op. 60 di Johannes Brahms.                                                                                                           

Corrado Rojac